Il 16 ottobre 1943 è il giorno in cui i nazisti danno la caccia a tutti gli ebrei in città per deportarli nei campi di concentramento. E’ questa la data riportata su tante pietre d’inciampo a Roma: sono piccole targhe d’ottone dalle dimensioni di un sanpietrino fatte e installate dall’artista Gunter Demnig.

Via Padova 90

I tedeschi arrivano anche al civico 90 di via Padova, dove oggi troviamo 4 pietre d’inciampo; riportano i nomi di e Perla Emma Caviglia dei suoi tre figli, Rosa, Leo e Italia Zarfati rispettivamente di otto, sette e tre anni. Quel 16 ottobre è un caso che si trovano qui a Roma: solitamente trascorrevano lunghi periodi a Velletri dai genitori di Emma proprio per sfuggire alle leggi razziali, ma proprio quel giorno da Velletri Emma decide di prendere la corriera per venire a Roma e stare un po’ qui, in tranquillità sola con i suoi figli. Quando arrivano i tedeschi per portarli via la portiera dello stabile prende in braccio la bimba più piccola, sperando di salvare almeno lei, fingendo che sia sua figlia; ma la bimba vedendo andare via la sua famiglia si mette a piangere e a urlare disperatamente e quindi i tedeschi capiscono e portano via anche lei; moriranno tutti e quattro il 23 ottobre e si salverà solamente il marito rimasto a Velletri.   

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