Il 16 ottobre 1943 è il giorno in cui i nazisti danno la caccia a tutti gli ebrei in città per deportarli nei campi di concentramento. E’ questa la data riportata su tante pietre d’inciampo a Roma: sono piccole targhe d’ottone dalle dimensioni di un sanpietrino fatte e installate dall’artista Gunter Demnig.

Via Eleonora d’Arborea 12

Qui al numero 12 ci sono 3 pietre d’inciampo dedicate a donne ebree e precisamente a Delia di Nola di 67 anni e alle due figlie Marcella Rosselli di 42 anni e Lucia Rosselli di 29 anni, uccise appena arrivate al campo di concentramento il 23 ottobre 1943.

Appena più su, sempre di fronte alla porta del civico 12, c’è la pietra d’inciampo dedicata a Raoul Vivanti, inquilino dello stesso palazzo, invalido della prima guerra mondiale; il 16 ottobre giorno del suo compleanno è in fila dal tabaccaio e vede le SS avvicinarsi e chiedere di suo figlio Renato che si è dato alla macchia con i partigiani. Subito Raoul si preoccupa per l’altro figlio Alberto e per la moglie, lascia la fila per capire cosa succede e, convinto dal portiere, si presenta alle SS come padre di Renato. A questo punto lo riconoscono come ebreo e lo catturano; muore il 23 ottobre a Aushwitz appena arrivato, eliminato probabilmente per la sua disabilità fisical

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