Vicino alla stazione delle corriere, adiacente alla stazione tiburtina, precisamente in via Arduino e angolo Largo Guido Mazzoni, è nata recentemente quella che viene chiamata la Città del Sole, una serie di nuovi edifici che ospitano sia abitazioni che uffici, nati nell’ambito di un progetto di riqualificazione urbana dell’area dell’ex deposito Atac degli anni 30; il progetto è stato vincitore di diversi premi di architettura, come il premio RomaArchitettura 2014, premio per la valorizzazione dell’architettura contemporanea nel Lazio.
Nel 2010, durante gli scavi per la realizzazione di questi edifici, vengono ritrovati reperti che attraversano davvero varie epoche storiche: vengono alla luce i resti di un’antica villa romana, una tipica abitazione di campagna, vicino alla quale dovevano sorgere anche dei sepolcri; c’è un colombario, una costruzione con ampi locali in cui vengono inumati i defunti. Ci sono i muri perimetrali della villa, alcuni pavimenti ancora coperti da mosaici, una splendida vasca intarsiata su cui si distingue il profilo di un leone. Dopo aver bloccato i lavori per valutare come valorizzare questo grande patrimonio, tutto è stato nuovamente interrato per proseguire i lavori e proteggere il sito da eventuali danneggiamenti (da La storia del Nomentano).
Attualmente vi è un’area archeologica che consente di vedere in parte questa straordinaria bellezza.
Durante i lavori di costruzione della Città del Sole sono emerse anche la zanna e il femore di un elefante vissuto 650mila anni fa! Dunque più antico di 350mila anni rispetto a tutti gli altri esemplari mai scoperti a Roma. Questo fa da testimone a una vita molto più antica di quel che si è sempre potuto attestare. Roma, culla di una straordinaria civiltà, può vantare un primato eccezionale anche per la preistoria.