Nel 1910 l’industriale berlinese Eduard Arnhold acquistò un appezzamento di terreno facente parte dell’allora vasta superficie coltivata di Villa Massimo. Tra il 1910 e il 1913 vi fece costruire degli atelier ed una villa, che lasciò in eredità allo Stato Prussiano. Fu mantenuto l’antico nome “Villa Massimo”. Nel 1913 furono accolti in residenza i primi artisti tedeschi selezionati dall’Accademia delle Arti di Prussia.

Appena inaugurata, Villa Massimo suscitò grande interesse. Tra i primi visitatori si annoverarono Stefan George, Adolf von Hildebrand, Peter Behrens, Walther Rathenau, Richard Strauss, Wilhelm von Bode, Adolf von Harnack ed il Cancelliere emerito del Reich Bernhard von Bülow.

Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale l’Accademia, sebbene aperta soltanto da poco, dovette chiudere i battenti. Nel 1915 fu sequestrata e durante la guerra adibita a ricovero per mutilati di guerra e manifattura di protesi ortopediche.

Villa Massimo fu dissequestrata soltanto nel 1929. Nel 1943 la Villa fu destinata a circolo degli ufficiali dell’Aeronautica militare tedesca.

A seguito del ritiro delle truppe tedesche da Roma, Villa Massimo fu sottoposta all’amministrazione dei beni sequestrati che faceva capo agli Alleati. Palmiro Togliatti, il Ministro comunista del Governo italiano provvisorio del dopoguerra, propose di cedere gli atelier agli artisti italiani che si erano attivati nella Resistenza. Questo fece sí, che nel corso del primo decennio del dopoguerra, anche per il fatto che gli atelier di Via Margutta erano ormai affittati agli Americani a prezzi esorbitanti, Villa Massimo divenne un punto d’incontro dei protagonisti della scena artistica romana, come Carla Accardi, Enrico Prampolini, Alberto Moravia e i critici d’arte Corrado Maltese e Antonello Trombadori.

Nel 1957 ritornarono a Roma gli artisti tedeschi: la famiglia del donatore, che aveva sempre continuato a finanziare l’Accademia, spinse in modo decisivo le trattative della Repubblica Federale di Germania per la restituzione, e così fu.

L’Accademia Tedesca, oggi proprietà del governo tedesco, istituisce delle borse che costituiscono il riconoscimento più importante per artisti tedeschi all’estero. A Villa Massimo vengono ospitati ogni anno dieci artisti, artisti attivi nel campo dell’arte figurativa, della letteratura, della musica e dell’architettura, a cui vengono messi a disposizione un appartamento ed un atelier per un totale di dieci mesi. L’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo gestisce inoltre Villa Serpentara (ad Olevano Romano), che offre ospitalità ad artisti inviati dall’Akademie der Künste di Berlino. L’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo organizza numerose conferenze, concerti, incontri culturali, dando la possibilità agli artisti residenti di immergersi nel mondo artistico romano e italiano e di far conoscere i propri progetti artistici. Joachim Blüher è stato direttore dell’Accademia dal 2002 fino all’inizio di luglio 2019, quando si è insediata la nuova direttrice, Julia Draganović.

Votaci e scrivi una recensione

Apprezzamento articolo

Scegli

La tua recensione dovrebbe essere lunga almeno 140 caratteri

image

building Possiedi o lavori qui? Rivendicala! Rivendicala!

imageLa tua richiesta è stata inviata con successo.

image