Al tempo di Alessandro Torlonia questa è la Capanna Svizzera, che sembra essere più un rifugio rustico alpino, uno chalet svizzero, che una costruzione nel cuore di Roma. Sarà il figlio Giovanni Jr. che nel 1908 lo trasforma in un villaggio medioevale gotico, con tanto di torrette e simboli dell’occulto (come la civetta); Giovanni decide poi di spostarsi qui abbandonando il Casino Nobile di rappresentanza.
La Casina delle Civette, progettata nel 1840 dal noto architetto G. Jappelli e trasformata poi dall’architetto V. Fasolo nel 1917-20, dal 1997 è sede di un interessante ed unico museo dedicato alla vetrata artistica.
Le originarie vetrate, realizzate tra il 1910 e il 1925 dal grande artigiano romano Cesare Picchiarini su disegni di Duilio Cambellotti, Umberto Bottazzi e Paolo Paschetto, offrono un vasto campionario che permette di capire l’affermarsi e l’evolversi dell’arte della vetrata a Roma in quegli anni. La collezione originaria della Casina è stata arricchita con altre vetrate degli stessi autori e soprattutto con disegni, bozzetti e cartoni preparatori spesso riferiti proprio alle vetrate commissionate dal principe.