Quella che una volta era la tenuta di Villa Massimo è oggi in gran parte scomparsa a causa della progressiva urbanizzazione della zona avvenuta nella prima metà del Novecento; la tenuta si estendeva per oltre venticinque ettari ed era compresa tra la Villa Torlonia e l’odierna Piazza Bologna. Le uniche aree che oggi mostrano l’aspetto originario dei luoghi sono il parco dell’Accademia Tedesca Villa Massimo, il casino e la pineta pubblica del viale di Villa Massimo (oggi anche chiamata “Giardino Giuseppe De Meo”, appena riaperta dopo svariati anni di “misteriosa” chiusura).

Al momento della sua massima espansione confinava verso nord con il vicolo di Pietralata (ora via Giovanni Battista de Rossi), a sud e est con il vicolo di Sant’Agnese (che corrisponde all’attuale asse viario viale XXI Aprilepiazza Bologna, via Ravenna-via Catanzaro) e a ovest con Villa Torlonia.

I Massimo sono considerati la famiglia nobiliare più antica d’Europa.

A tratti nella zona si possono scorgere dei residui verdi della Villa Massimo di un tempo: per es. in via Giovanni Severano angolo via di Villa Massimo vi è un’area verde che molto probabilmente deriva dalla Villa originaria.

L’accesso alla Villa era lungo via Nomentana, su cui era presente un grande portone e da cui iniziava un lungo viale che passava nel mezzo delle proprietà dei Colonna e dei Bolognetti, raggiungendo l’area principale della villa dopo un lungo percorso con tanto di curva a gomito. Questo percorso è oggi riconoscibile nelle attuali via Spallanzani, via Siracusa e via di Villa Massimo.

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